Linas 97 Gonnosfanadiga - Official Website: Guamaggiore

Disastrosa prova di un Linas irriconoscibile, che getta letteralmente al vento una salvezza mai apparsa in discussione per tutto il 2013, anno nel quale ha compiuto una remuntada pazzesca, poi invece vanificata in una sola, sciagurata, domenica pomeriggio di giugno. Non ci sono spiegazioni razionali che possano...
giustificare l'insuccesso maturato sul terreno di gioco del Guamaggiore, dov'eppure si è presentata una squadra al gran completo, con uomini che hanno sacrificato tempo libero e affetti famigliari per una nobile causa: salvare il vecchio Linas 97 dal baratro. E per gli stessi motivi è senz'altro ingeneroso trovare colpevoli. Una sconfitta di gruppo, amarissima e onestamente durissima da digerire; eppure affrontata con una dignità commovente, col solito tutto esaurito nel terzo tempo, come testimonia l'immagine appresso.

Il Linas, in verità, la propria condanna a morte l'ha firmata otto giorni prima, suicidandosi al comunale, allorquando/dove sprecò l'inverosimile, non riuscendo ad infierire su avversari letteralmente dominati. Alla fine troppo esiguo si è rivelato il vantaggio accumulato all'andata, di soli due gol a fronte di un numero di occasioni abbondantemente in doppia cifra; vantaggio peraltro già messo in discussione durante il primo giro di lancette, quando è stato decretato il primo calcio di rigore. Dopo, sospinti dal vento, i padroni di casa, trasformatisi da agnellini in leoni in appena una settimana, hanno raddoppiato aproffittando di una leggerezza in disimpegno, riuscendo poi a guadagnare l'intervallo addirittura sul 3-0, grazie ancora ad un generoso penalty.
Nella ripresa la partita è più equilibrata, ma i neroverdi, nonostante qualche sostituzione, sono sotto schock, e hanno finito la benzina. Le azioni più pericolose sono prodotte in pratica solo a risultato definitivamente compromesso. Così come il quarto ed il quinto gol (quast'ultimo nel recupero) degli avversari, sono entrambi il frutto di due dei più classici contropiede; due autentiche coltellate al cuore inferte ad una squadra, punita oltre i propri demeriti, ormai sbilanciatissima, senza più schemi e guidata dalla rabbia per un epilogo che non vuole accettare. Prima del triplice fischio, che sbatte fuori il Linas dall'eccellenza, c'è ancora il tempo per l'ultimo dispiacere, provato in occasione dell'ennesimo rigore sbagliato.
Un incubo...
Resta la sgradevole sensazione di ingiustizia, nonostante uno spareggio di ritorno evidentemente pessimo. Il Linas ha, senza timori di smentita, e anzi spesso per stessa ammissione degli avversari di turno, dimostrato di poter stare nella massima categoria, leggittimando sul campo, con un girone di ritorno di spessore, una promozione arrivata a tavolino, spiccicandosi finalmente di dosso l'etichetta di squadra materasso. Non è stata una comparsata; piuttosto una bellissima avventura, condivisa e partecipata, vissuta da un gruppo che se anche ha perso qualche pezzo strada facendo, sacrificandolo - senza giudizio alcuno - per l'ossessione "classifica", è restato molto numeroso e coeso. E non a caso, a poche ore da una disfatta clamorosa, bottiglia dopo bottiglia, già si parlava di rivincita e di rilancio, da consumarsi in quella che sarà la stagione numero diciasette di un gruppo che fuori dal campo NON E' RETROCESSO.
Tabellino...
Mister G.Pes ha mandato in campo dall'inizio questi unidici: E.Marras; M.Scanu, F.Porcu, M.Sogus, A.Sogus-Baresi; F.Vacca, R.Sogus, W.Foddi, D.Baldanzi;N.Frau, M.Diana. Sono subentrati nell'intervallo A.Zaccolo e A.Sogus-Carbone, poi nella ripresa P.Saba e D.Argiolas. A disposizione D.Diana e A.Sechi.
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Ps. Si sorvola volutamente, optando per l'autocensura, su certi aspetti tecnici collaterali alla gara, che se da un lato possono essere stati ininfluenti, almeno nella gara di ritorno, sono stati d'altro canto comunque quanto meno infelici, irrispettosi ed offensivi negli atteggiamenti. Ma chi legge sappia che saremo scarsi, ma non stupidi.
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Altri scatti dell'infausta giornata...