Benvenutoo

BENVENUTO/A NEL SITO DEL LINAS 97 - ORGOGLIO CALCISTICO AMATORIALE PER LUNGHISSIMI 17 ANNI...

Cronistoria

Volge al termine il mese di novembre dell’anno 1997... sulle tasche degli italiani c'è ancora la lira, internet è un privilegio per pochi e i telefonini sono più o meno grandi come mattoni... il Cagliari di Muzzi e Dario Silva ha da poco perso la serie A nello spareggio di Napoli e gioca in B da protagonista... radio e discoteche suonano la dance commerciale... quando un manipolo di ragazzi poco più che ventenni, stufi di improvvisare partitelle in campetti occasionali e, quando va meglio, oratoriali, decide di fare un salto di qualità e ritentare l’avventura agonistica, interrotta ai tempi delle giovanili del glorioso Real Gonnos, padre calcistico comune. Si manifesta così, un’esigenza, che rapidamente evolve in gagliarda volontà, di un gruppo di talenti inespressi, determinati a dare un senso diverso ai propri sabati pomeriggio e a coltivare assieme una passione condivisa: il calcio.
L'associazione, spontanea e anonima, mette al buio i suoi primi passi, in regime di autogestita (sia tecnicamente che – soprattutto – economicamente). Così rimarrà per molto tempo, senza una vera e propria identità da esibire, assumendo nel corso degli anni varie denominazioni, che replicano in sostanza quello della società madre alla quale di stagione in stagione si affilia, mantenendo comunque sempre orgogliosamente la massima indipendenza. Organizzata una prima colletta e allestito un organico essenziale sulla base sperimentata nei tornei notturni dell'epoca, la neonata squadra (composta, in rigoroso ordine alfabetico, da: Contu Ottavio, Ecca Maurizio, Foddi Gian Nicola, Garau Marco, Lai Cristiano, Mallica Massimo, Martis Antonio, Meloni Giovanni, Pala Ignazio, Pes Fabrizio, Pili Andrea, Pili Francesco, Porcu Virgilio, Saba Fabio, Uccheddu Alessio e Zurru Paolo, tutti gonnesi), si iscrive al campionato "maturi" targato ANSPI, ed esordisce come UNIONE SPORTIVA GONNOSFANADIGA, il lontano 30 novembre del 1997, nell'allagato campo sportivo di Montevecchio, in una rigida e grigia domenica mattina ultrautunnale, ospite di una squadra della vicina Guspini: l’Aedes/Garau. La gara termina 1-1, con rete di Andrea Pili, barbuto terzinaccio d'assalto, che pareggia il fulmineo vantaggio avversario. Inaugurato dignitosamente il torneo, nel week-end successivo matura poi la prima clamorosa e storica vittoria - 4a1 - al comunale, nell'indimenticabile derby con l’estinta PSV Holland (poi in pratica più tardi assorbita per larga parte in organico), grazie ad una eccezionale quaterna di uno scatenato Maurizio Ecca. Il torneo prosegue poi con alterne fortune e restituisce alla fine una classifica tutto sommato mediocre.
L’anno successivo l’attività continua sulla stessa falsa riga, con risultati altalenanti; resta tuttavia impresso un altro successo in una stracittadina - per 2a0 - al cospetto della neoiscritta CPA, alla seconda giornata di campionato.
Negli anni a seguire il club migra al CSI, dove milita per molte stagioni senza tuttavia conseguire risultati apprezzabili. Di ciò incurante, continua caparbiamente l’attività, pur non potendosi avvalere per parecchio tempo di una guida tecnica, affidandosi piuttosto all’improvvisazione, figlia di quell’esagerato senso di anarchia (sportiva) che ha sempre caratterizzato il gruppo; che mescolata poi alla non proprio eccelsa qualità tecnica degli interpreti si è spesso tradotta sul campo in risultati disastrosi... tuttavia metabolizzati con disarmante indifferenza. Non disponendo di un proprio statuto, il gruppo cambia continuamente patrocinatori (dall'U.S. Gonnosfanadiga alla Francoforte, dalla Scuola Calcio Pelè all'Oratorio del Sacro Cuore, fino al Tennis Club e poi alla S.S. Gonnos Calcio) e soprattutto colori sociali, passando dal biancoverde originario - esibito in almeno tre combinazioni con mute vintage di riciclo appartenute all'U.S. Gonnosfanadiga - al biancoarancionero (primo storico corredo di proprietà), dal viola (primo, invece, con sponsor sul petto) al biancoazzurro, utilizzando quindi il giallonero, il rossoblu, il grigioblu, il gialloazzurro, il gialloverde, fino all'attuale neroverde... dando sfoggio ad un autentico arcobaleno di soluzioni.
Il picco tecnicamente più alto risale ad inizio secolo, precisamente alla stagione 2000/2001, quando la squadra - denominata ancora US GONNOSFANADIGA - termina seconda nella regular season territoriale dietro l’irraggiungibile San Lucifero di Vallermosa, dominatrice dei tornei amatoriali dell’epoca, precedendo di qualche punto i cugini della CPA, subendo appena una sconfitta, patita alla prima giornata, e realizzando un successivo exploit di undici risultati utili consecutivi. Quel secondo posto da l’opportunità alla squadra di affrontare la trasferta più lunga e prestigiosa della storia, a Nuoro. La squadra, infatti, già in vacanza da un mese e mezzo, viene in pratica ripescata, beneficiando della rinuncia del Vallermosa, e partecipa a sorpresa alla finalissima per il titolo regionale CSI contro una compagine iscritta al comitato del nord Sardegna, proveniente da Nulvi, che le frammentarie notizie reperite descrivono in possesso di un pauroso curriculum (38 partite vinte su 38). Giunta a desinazione (il quartiere "Città Giardino" del capoluogo barbaricino), con mezzi propri e non senza qualche difficoltà di orientamento nei meandri cittadini, i variopinti amatori danno da subito l’impressione di poter fare un sol boccone dei sassaresi (loro attrezzatissimi e coreografici, tutti vestiti uguali e trasportati in autobus) e passano immediatamente (ed involontariamente) in vantaggio grazie ad un grottesco rimpallo. La sensazione di invincibilità dura però molto poco ed il pomeriggio da storico si trasformerà ben presto in nefasto. Il risultato finale – 7a1! – riassume perfettamente i valori espressi in campo, ma non offusca una stagione comunque eccezionale e peraltro ad oggigiorno mai migliorata. Sfuggì così il pass per il continente, ma restò, e resta, il significativo fregio di vicecampione regionale, ottenuto con una squadra genuina e antivip, amatoriale fino all'osso.
Seguono anni di anonimato, inchiodati nelle seconde metà delle classifiche, quelle tipo alla destra dei teleschermi. Alti e bassi – pochi i primi e parecchi gli altri – tuttavia sempre contraddistinti da una sana passione quasi al limite dell’incoscienza, tra allenamenti notturni a temperature impossibili e lunghissimi post-partita zuppi di birra.
La rusticità iniziale evolve poi naturalmente, e progressivamente, verso un’organizzazione più decorosa e, dopo la provvisoria ospitalità nel TENNIS CLUB GONNOSFANADIGA, nel 2003/04 viene finalmente adottata una denominazione propria - AMATORI LINAS ’97 - che, soddisfando una naturale esigenza di identità, etichetta il gruppo evidenziandone e aggregandone status sportivo, appartenenza territoriale e anno di inizio attività. E' questa l'era dei cartellini blu, dei time-out e dei rigori post-pareggio, frutto di regolamenti poco credibili che inducono la squadra a guardarsi intorno per cercare alternative. Matura in queste circostanze l'approdo casuale in UISP, comitato scoperto tra le pagine de L'Unione Sarda. L'esordio in questa nuova avventura risale al mese di settembre dell'anno 2007, in un derby perso con la CPA, già affiliata da qualche anno e nel tempo diventata prima forza amatoriale gonnese. Nonostante l’impatto mortificante e l'ultimo posto in classifica con appena 7 punti, il gruppo sopravive ostinatamente grazie alla coesione interna, consolidata soprattutto a tavola. Lo zoccolo duro va irrobustendosi col passare degli anni e coinvolge nuovi soggetti, creando i presupposti per l'uscita definitiva dalla precarietà che culmina nella costituzione di una associazione sportiva ufficiale, concretizzatasi alle porte della dodicesima stagione agonistica, la 2008/09.
Il giorno 26 del mese di agosto dell'anno 2008, è infatti costituita L’UNIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA LINAS ’97 GONNOSFANADIGA, cui seguono tutte le burocrazie per il riconoscimento. Da questo momento il gruppo amatoriale, affrancatosi dall’ala protettrice dell'allora ancora in attività S.S. GONNOS CALCIO, ultima in ordine di tempo ad offrirgli ospitalità, comincia a gattonare da solo per lodevole iniziativa di questi undici soci fondatori: Maurizio Ecca, Giovanni Meloni, Paolo Zurru, Massimo Mallica e Fabrizio Pes, pionieri, e Raffaele Pes, Giorgio Pes, Franco Cadoni, Gianluca Cabiddu, Andrea Sogus e Antonio Sogus, subentri di lunga militanza,  fedelissimi e legittimi coprorietari del giocattolo. La carica di presidente è affidata a Raffaele Pes, quella di vice a Giovanni Meloni; Paolo Zurru e Fabrizio Pes sono rispettivamente cassiere e segretario. Gli altri sette sono membri, assieme ai quattro innanzi menzionati, del consiglio direttivo.
Il primo quadriennio UISP è avaro di soddisfazioni sportive. E parecchi sono sopratutto i problemi di adattamento, che in questo periodo vengono prepotentemente a galla alimentati dalle sconfitte - patite a decine - traducendosi in pesanti conseguenze disciplinari, che mettono in evidenza la conclamata carenza di fair-play di un sodalizio anticonvenzionale, che non riesce ad omologarsi agli schemi. Sono anni turbolenti, dove gli amatori spendono una fortuna in multe e collezionano una marea di cartellini, con allegate giornate di squalifica. Nel frattempo i componenti il gruppo dirigenziale invecchiano e abbandonano progressivamente i campi di calcio, restando attivi e partecipi solo a livello organizzativo. Durante la primavera del 2010, poi, col gruppo amatoriale prossimo al compimento del terzo lustro di attività, una concatenazione di elementi offre un'opportunità irripetibile. In questo periodo, la Dirigenza Linas 97 sposa l'iniziativa di un comitato promotore e fa da trascinatrice in un ambiziosissimo progetto, che in breve tempo cattura ampi consensi tra la popolazione gonnese: quello di ricostruire un settore giovanile e una prima squadra dilettantistica che colmino il vuoto sportivo di un certo livello registrato nell'ultimo anno a Gonnosfanadiga. Quadruplicato il numero di soci in poche settimane, per dare più credibilità all'iniziativa e per riallacciarla idealmente ad un percorso storico interrotto qualche tempo fa, il consiglio direttivo delibera all'unanimità la modifica della denominazione sociale in UNIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA GONNOSFANADIGA, ripristinando i gloriosi colori biancoverdi. Linas 97 cessa così di esistere a livello ufficiale ma riuscirà a sopravvivere come marchio identitario del confermatissimo gruppo amatori, che si affiancherà alle altre cinque squadre costruite nell'arco di un paio di mesi.
Nell'estate del 2010 il Gruppo Amatori LINAS 97 attua quindi il sub-programma amatoriale partorito da mamma U.S.D. GONNOSFANADIGA - con vertici societari immutati rispetto al 2008 - dando inizio al proprio 14° anno sportivo consecutivo, raggiungendo poi, dopo aver raschiato il fondo (leggasi un punto in tredici giornate, punto più basso della storia) e scongiurato l'abbandono in corsa, un decoroso terz'ultimo posto, con ventitre punti in classifica, a coronamento di una remuntada pazzesca avvenuta nel girone di ritorno.
E' la chiusura di un'epoca. La nuova dimensione societaria (160 tesserati e prima squadra promossa in 2^ categoria) assorbe troppe energie, che si rivelano insufficienti per gestire anche l'attività amatoriale. Nell'ultima stagione aumentano le defezioni da parte dei componenti il gruppo storico, ormai quasi quarantenni, sempre più impegnati in compiti dirigenziali. Parallelamente, però, sospinta dai risultati positivi degli ultimi mesi, emerge chiara la volontà dei più giovani di raccogliere il testimone offerto loro dai colleghi più anziani, i quali comunque non abbandonano del tutto ma, semplicemente, si defilano. All'alba della stagione 2011/2012, anche gli ultimi senatori hanno ceduto; per la prima volta nel gruppo Linas non risulta tesserato neanche uno dei partecipanti al campionato d'esordio, quello del 1997/98. E' in pratica il completamento di un graduale processo di rinnovamento; un autentico ricambio generazionale. Nasce così la quindicesima release del rinnovato Gruppo Amatori LINAS 97, amministrativamente inquadrato sempre e comunque nell'U.S.D. Gonnosfanadiga. A guidare questa nuova fase sono soprattutto Andrea ed Antonio Sogus, sopravvissuti all'emorragia di dirigenti e vertici di un'autogestita (sotto tutti i punti di vista). La squadra, con qualche ritocco, partecipa per la quinta volta consecutiva ai tornei UISP e, dopo una partenza lanciata conosce una leggera flessione che gli farà perdere progressivamente contatto dalla vetta. Ma il gruppo è forte, non molla, combatte le avversità e riemerge con prepotenza alla distanza, arrivando, grazie con tre vittorie consecutive, compresa l'ultima decisiva gara con la Sangavinese, che significa sorpasso e qualificazione ai play off promozione, a raggiungere un clamoroso quinto posto assoluto. Agli spareggi l'avventura termina poi però al primo turno, ma a testa alta, con pareggio 2-2 in gara secca, a Villasor. Un risultato amaro ma dignitosissimo, che non rovina per niente una stagione sopra le righe.
Nel 2012/2013 la UISP delibera l'allargamento degli organici nella categoria superiore, e il Linas, in virtù del piazzamento ottenuto nella stagione precedente, beneficia di uno storico, quanto clamoroso, ripescaggio in eccellenza. La squadra che affonta la sesta stagione sportiva consecutiva in UISP è rinnovata ma conserva un'identità ben precisa. L'esordio è vincente ma precede un periodo buio nel quale la squadra precipiterà sul fondo della classifica per restarci fino alle prime giornate del girone di ritorno. La squadra vince in pratica solo l'ultima giornata di andata, a Villacidro, virando con soli 7 punti in classifica; poi dopo altre tre sconfitte comincia un altro campionato compiendo una prepotente remuntada che gli varrà il terz'ultimo posto, a quota 22, scongiurando la retrocessione diretta con una gara d'anticipo. Retrocessione che tuttavia non riuscirà ad evitare negli spareggi play-out, sopratutto in virtù di una sciagurata gara di ritorno a Guamaggiore, persa 5-0; risultato che ribalta l'inutile 3-1 conseguito 8 giorni prima tra le mura amiche. La squadra, nell'epoca del neroverde, torna subito nella cadetteria, pronta a rigenerarsi con una consapevolezza diversa rispetto al passato.
Nell'estate del 2013 l'U.S.D. Gonnosfanadiga rinnova il proprio Consiglio Direttivo, all'interno del quale resiste solo un membro (il Presidente), degli undici fondatori. Si chiude in pratica un'altra epoca.. il Gruppo Linas 97 non è più sufficientemente rappresentato nei vertici dirigenziali, ma le scadenze incombono e non ci sono tempi sufficienti per la rifondazione. Cosicchè anche nel 2013-14, il Linas 97 resta parte integrante dell'U.S.D. Gonnosfanadiga, con la quale i legami di collaborazione sono ancora comunque molto solidi; tuttavia, ne trae sicuramente beneficio il gruppo amatoriale, che riassorbe risorse umane sacrificate in precedenza, che ritornano partecipi. La nuova stagione (la diciassettesima) si rivelerà la più difficoltosa della storia, laddove purtroppo le vicissitudini esterne finiranno per prevalere rispetto a quelle sul campo, offrendo distrazione e demoralizzazione a squadra e dirigenza. Il Linas 97, nuovamente ripescato in eccellenza per meriti sportivi, non va molto lontano nelle coppe che anticipano il campionato, venendo estromessa a tavolino attraverso una punizione esemplare che la Lega gli ha voluto infliggere per sanzionare le turbolenze della partita col Grimau di Carbonia. L’episodio priverà la squadra di quattro uomini per tutta la stagione e costringerà la dirigenza ad ingaggiare un lunghissimo braccio di ferro che la vedrà soccombere in tutti i livelli di giustizia sportiva, con conseguente dissanguamento economico. Col morale a terra la squadra, nonostante altri grattacapi, tra deferimenti e segnalazioni avverse più o meno andate a buon fine, e tre avvicendamenti in panchina, riesce comunque contro ogni pronostico a garantirsi l’ultima piazza per il play-out, laddove conoscerà però comunque la retrocessione per manifesta inferiorità nel doppio confronto.
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A stagione conclusa, ancora una volta, dense nubi avvolgono l’orizzonte... e i fedelissimi, esausti ed appagati, tornano a riflettere sull'opportunità di staccare o meno la spina…
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E' stata una decisione sofferta.... ma presa con la massima serenità.... dopo 16 anni e 179 giorni il cuore del Linas 97 cessa di battere.....
...il Linas 97 s'addormenta in un sonno profondo, in attesa che un principe azzurro, folle almeno quanto i suoi predecessori, la risvegli - un giorno, chissà - per ridargli nuova vita.

Per non dimenticare mai...


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