Benvenutoo

BENVENUTO/A NEL SITO DEL LINAS 97 - ORGOGLIO CALCISTICO AMATORIALE PER LUNGHISSIMI 17 ANNI...

domenica 7 dicembre 1997

US GONNOSFANADIGA AM. - PSV Holland 4-1

Sono passati appena sei giorni dallo storico esordio di Montevecchio. In settimana dolori pazzeschi, effetti di una inattività per molti lunga anni. Ma attraverso semiseri allenamenti, i baldanzosi giovanotti, pervasi da un entusiasmo incontenibile, giungono al primo banco di prova. Terribile: il derby. La squadra amatori del Gonnosfanadiga...
...arriva all’appuntamento con gli sfavori del pronostico, e con l’abito della vittima sacrificale. La squadra avversaria, denominata PSV Holland, guidata da Gianfranco Garau, è composta da volti molto familiari, che si vedono in piazza o s’incrociano nelle vasche su e giù per il rettifilo tutte le sere, tra i quali Antonio Sogus, Fabrizio Casti, Patrizio Saba, Gianluca Vacca, Daniele Masuri, Marco Casti, Simone Curreli, ecc. ecc. Giocano assieme in questo campionato da qualche anno, e sfoggiano in campo un fiammante completo arancione. Elegantissimo l’allenatore, addirittura in giacca e cravatta. L’US Gonnos ripropone le combinazioni cromatiche della settimana precedente, ovvero il corredo d’epoca sopravvissuto alle ultime centrifughe sgrassanti per eliminare il fango raccolto a Montevecchio. All’appuntamento rispondono presente tutti e quindici i giocatori della rosa; la squadra riparte con l’undici iniziale imbattuto sette giorni prima. Il pomeriggio è rigido ma soleggiato; sugli spalti è buona la cornice di pubblico, in settimana l’evento è stato adeguatamente pubblicizzato, anche a mezzo manifesti. In campo i ritmi sono alti, ma il gioco è frammentato, disordinato. Un insulto all’estetica. Non sono mai più di tre i passaggi di fila, in entrambe le squadre. L’iniziativa è sempre tra i piedi dei calciatori orange, ma a passare clamorosamente in vantaggio è la squadra bianco verde. Fallo su Paolo Zurru commesso poco oltre la metà campo… s’incarica della battuta Fabrizio Pes… lancio moscio ma efficace, palla indirizzata lateralmente dentro l’area di rigore, dove Maurizio Ecca la attende lasciandola rimbalzare, per poi colpirla, neanche tanto forte, ma sufficientemente angolata per impallinare l’incredulo portiere Antonio Sogus. Il vantaggio ha dell’incredibile, ed è contro ogni logica e ogni pronostico. Subito il gol, i giocatori del PSV sono assaliti dal nervosismo e si buttano in avanti a testa bassa. Rimpallo dopo rimpallo, metro dopo metro, come in una gara di rugby, ottengono finalmente la propria chance: un calcio di rigore. Se lo procura Fabrizio Casti, che cede però il pallone a Simone Curreli, che si assume una grande responsabilità: ripristinare la verità. Breve rincorsa, calcio secco e missile terra aria ritrovato nel cortile delle scuole medie. Il punteggio non cambia, dunque; il vantaggio resiste. E anzi aumenta, a dismisura, fino a sproporzionarsi, in una escalation di emozioni. Segna altre due volte uno scatenato Maurizio Ecca, che con i suoi scarpini gialli fosforescenti trasforma in oro ogni pallone che tocca. Solo sul 3-0 la squadra avversaria, ormai in preda alla frustrazione, rinsavisce. È un attimo, un sussulto. Un difensore biancoverde commette un altro fallo scomposto, e l’arbitro, Fois di Guspini, assegna un altro sacrosanto penalty. Si ripresenta dal dischetto Simone Curreli, imperterrito, determinato. Ma anche stavolta è cilecca. Non serve neanche l’intervento del portiere, il tiro è fuori dallo specchio di porta. Allora il Gonnos deborda; Maurizio Ecca esagera, e realizza l’incredibile quaterna, portando il risultato sul 4-0. Ormai la resistenza è vinta, il mostro è sconfitto. Poi il risultato, che poteva essere più vistoso (palo di Alessio Uccheddu dopo uno sbalorditivo slalom), è appena appena alleggerito sul finale, ma resta comunque stratosferico: 4-1. L’uscita dal campo dei giocatore di Mister Garau è un’autentica sfilata in maschera, per i vincitori è invece una festa; il miracolo è compiuto… e sarà degnamente celebrato, con tanto di passerella in macchina per le vie del paese, canti, schiamazzi e birra… tanta birra, ma tanta tanta tanta, e qualche goccio di sambuca, fino a notte fonda.  

 

 
Scansione foto originali, archivio Fabrizio Pes. Clicca sulle miniture per ingrandirle.

Nessun commento:

Posta un commento

Selezione casuale di post in questo Blog...